Proteggere le api, proteggere le persone: intervista a Sebino
Sebino è un’azienda leader di mercato nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi integrati per la rivelazione e l’estinzione di incendi. Nel cuore della sua mission c’è un verbo particolarmente importante: proteggere. Proteggere le persone dal fuoco. Proteggere le case, le aziende e tutti i nostri beni. E ora anche proteggere le api, attraverso l’adozione di un’arnia nell’Oasi Apistica Saving Bees di Val Concei.
Avvicinarsi al mondo delle api è stato un passo naturale per questa azienda che con il suo lavoro, da oltre quarant’anni, pone l’attenzione alle necessità del territorio, supportando progetti a elevato contenuto tecnologico, ma sempre nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
Abbiamo intervistato Gianluigi Mussinelli, amministratore delegato di Sebino, che ci ha raccontato la storia di questa realtà e del suo impegno verso l’ambiente.
1 – Di cosa si occupa Sebino?
Sebino è una società attiva nel settore spegnimento incendi, sicurezza e manutenzione degli impianti antincendio, fondata nell’anno 1979. La nostra storia è quella tipica della piccola imprenditoria italiana, cresciuta attraverso un lavoro costante nel tempo. Solo dieci anni fa, infatti, Sebino aveva 48 dipendenti e avevamo appena aperto una succursale in Romania. Oggi i nostri dipendenti sono 180 e possiamo affermare di essere tra i leader in Italia per quanto riguarda gli impianti sprinkler, il sistema antincendio più utilizzato nel mondo. I nostri progetti sono elaborati da un team di progettazione interna composto da progettisti donne ed uomini ad alta competenza specialistica. In sintesi, lavoriamo per proteggere le persone e i loro beni… è questo il nostro principale obiettivo.
2- Prendete il nome da un lago, il Lago di Iseo, dove avete origine. Che rapporto avete con la natura che vi circonda?
Il lago per noi è fonte di ispirazione di idee imprenditoriali visionarie e sostenibili e ci spinge a portare molta attenzione alle necessità del territorio. Per questo, nonostante il nostro consumo di energia sia comunque basso, abbiamo avviato un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il nostro stabilimento legato quasi esclusivamente a fonti rinnovabili.
3 – In che modo il vostro settore può contribuire alla causa ambientale?
Anche il nostro settore deve prestare molta attenzione all’impatto ambientale dei materiali e componenti che usa. Come system integrator, nel farlo, cerchiamo di progettare in modo da utilizzare meno materie prime e materiali e ridurre al minimo gli sprechi non solo nell’ esecuzione dell’impianto, ma anche durante la vita utile dello stesso. In particolare, per lo spegnimento incendi, progettiamo, disegniamo ed installiamo sistemi efficienti ed efficaci nello spegnere il fuoco nell’immediatezza del suo inizio, prevenendo quindi disastri ecologici ed economici. Operando in questo settore, riteniamo di dover insistere su un cambiamento culturale educando alla prevenzione in particolare degli incendi che spesso sono causati dagli umani. E purtroppo a volte anche volontari.
4 – Come nasce la collaborazione con Saving Bees?
In questi anni c’è molta discussione riguardo all’emergenza api e impollinatori. I concetti di preservare e conservare sono nel nostro DNA. Certo, il nostro lavoro si rivolge principalmente alle persone, a proteggerle dal pericolo, ma in generale tutto quello che va in questa direzione per noi è importante. Siamo molto legati al nostro territorio, alla natura che lo circonda. L’adozione di un’arnia nell’oasi apistica di Val Concei è un ulteriore modo per dare “protezione”, in questo caso alle api e poi, indirettamente, anche alle persone.